07 maggio 2008

MA QUALE MATURITA'

Una volta compievi 12 anni e il nonno o il papà ti faceva sedere a tavola
e ti dava il primo bicchiere di vino
seguito da un sonoro ceffone.
era il momento in cui avveniva il distacco dall'infanzia e sanciva l'inizio di un periodo in cui si era obbligati a cominciare a prendere atto delle proprie responsabilità e iniziare il processo di maturazione che avveniva spesso ben prima dei fatidici 21 anni.
ora l'età maggiorenne è 18 anni.
eppure c'è una sostanziale involuzione.
e' rarissimo ora vedere un 18enne cercarsi un lavoro, sposarsi e uscire di casa per mettere su famiglia, come hanno fatto in maggioranza i nostri nonni e buona parte dei nostri genitori.
al giorno d'oggi essere considerati adulti e maggiorenni a 18 anni è un paradosso, una menzogna.
siamo ancora bambini , almeno fino ai 30 anni.
E' a quest'età che si ha la vera maturità, adesso.
E' inutile negarlo e confutare, a meno di alcuni sporadici casi di persone che vengono giocoforza sbattute nelle crudezza della vita da oscuri scherzi del destino.
E' plausibile che ora come non mai si debbano fare alcuni passi indietro e riprendere un nuovo cammino.

2 commenti:

Mas ha detto...

beh, K, non è solo un fatto di esser bambini a 30 anni..
la società è cambiata, senza far del qualunquismo, ma, in un discorso prettamente privo di passionalità e sogno, diventa difficile riuscire a vivere con uno stipendio misero e contratti che non danno garanzie, soprattutto alle banche..
hai voglia a sognare..
si deve star ben attaccati al suono altrimenti ci volano via pure le scarpe..
una volta si viveva (e ci si divertiva) con meno, sento dire. E spesso sento i ragazzini rispondere: per forza non c'era un cazzo.
No, si viveva con meno, c'era anche meno. Ma c'era un grande cosa che ora non c'è più. La genuinità, l'accontentarsi, il valore puro delle cose..
ora è tutto sballato..

Kappa ha detto...

ben detto , come sempre hai preso il senso del messaggio
quest'epoca o è un paradosso o è un momento di importante transizione.
vedremo