01 settembre 2012

Rose rosse per te...

Ad essere sincero non è che mi sono documentato a dovere. Quanto segue è solo frutto di un ragionamento personale, spero logico, basato su alcuni avvenimenti accaduti negli ultimi anni che hanno per figura centrale Gheddafi. Dittatore o meno, il Colonnello si stava muovendo da anni per la costruzione di un sogno che aveva come progetto finale l'istituzione di una comunità africana, sulla falsa riga della comunità europea, e l'istituzione di una moneta unica africana sempre sull'esempio dell'Euro. Progetto che aveva consensi già da diversi stati africani, ma non dalle potenze massoniche. Un continente unito , con una moneta unica, ricco di materie prime, in espansione tecnologica almeno per le nazioni affacciate sul Mediterraneo, in grado sulla carta di dare filo da torcere alle potenze economiche occidentali. Inconcepibile. La Primavera Araba sembra più un affilato e oculato lavoro di Inteligence occidentale che una sommossa civile cresciuta spontaneamente in vari stati sovrani. Ricorda vagamente, come imprinting, anche le sommosse avvenute negli anni '60 in Algeria e il sempreverde Divide Et Impera tramandatoci dell'Impero Romano. Osservando la mappa , si nota che gli Stati in cui si sta tuttora fomentando la Primavera Araba confinano con Stati (o lo sono essi stessi ) ti importanza strategica-economica per quanto riguarda riserve di idrocarburi, gas naturali, metalli. Il processo in macro, parrebbe finalizzato a "democratizzare" , nel mero senso di assoggettare tali nazioni, ai gioghi delle potenze occidentali e delle logge massoniche che le governano. Gli scopi sono ben intuibili. Gheddafi aveva anche il malaugurato destino di trovarsi a capo di uno stato ricco di petrolio, gas naturali e riserve sotterranee di acqua potabile purissima estese quanto la Germania. Oltre che possedere azioni di svariate banche e società occidentali (che in logica avrebbero in qualche modo dovuto parargli il didietro). Alcune sue scelte politiche delgi ultimi anni, quali firmare un contratto di fornitura di gas natuali a favore dell'Italia (snobbando Regno Unito e Francia) e girando all'ultimo secondo un'importante commessa militare alla Russia, a sfavore della Francia, non ha fatto altro aumentare l'acredine dei poteri alti nei suoi confronti. A gettare benzina sul fuoco , ci metto anche il dietrofront dell'Italia sulla costruzione delle nuove centrali nucleari, annullando contratti già firmati col colosso francese Areva. La Francia di Sarkozy (uomo CIA) doveva in qualche modo rientrare dei mancati introiti di questi business finiti male, e l'occasione di destituire ed eliminare il Colonnello si è rivelata una buona mossa per mettere le mani sul flusso di petrolio e gas naturale dalla Libia all'Europa. Con l'intervento della Nato in Libia a supporto dei ribelli, l'Italia, restia inizialmente a partecipare alla guerra, ha dovuto di nuovo calare le brache, fino a girare i contratti sugli idrocarburi siglati meno di un anno prima con Gheddafi, a favore di BP e Total. Un altro morto suicidato.