21 luglio 2006

FRA CIELO E TERRA

Così, in questo periodo ,
mi sembra di essere finito come Dante , in una selva oscura,
che apre le porte dell'inferno.
dal puzzle che compone la mia vita (come quello per tutti noi)
sono scomparsi dei tasselli, ancora una volta,
dentro il gorgo delle memorie:
non tornano più nella realtà.
mica come le palle del bowling...
Ecco, quando qualcuno caro ci lascia
è un po' così.
Non c'è più alla vista ,
non c'è più al tatto
non c'è più all'olfatto,
non c'è più all'udito,
non c'è più al sapore.
Non c'è più fuori.
C'è solo dentro di me , o di te.
E' questa la chiave di volta che in queste lunghe , corrucciate notti, mi ha dato la spinta per reagire, per essere forte, per continuare il percorso con più motivazioni.
La materia non si distrugge, non svanisce nel nulla.
Cambia.
Trascende.
Si eleva.
Ed ecco che chi sembra svanito nell'aldilà, nel vorace oblio,
continua a vivere
in una musica che accomuna,
in un gesto che ricorda,
in odore che richiama,
in un gusto che risveglia,
in una carezza al cuore....in contatto nel cuore
Perché è li che continua a vivere ,
dove nascono i sentimenti
e sarà felice ogni volta che noi saremo felici,
sarà un po' triste quando noi saremo tristi,
si innamorerà quando noi saremo innamorati,
ci spalleggerà quando saremo arrabbiati,
farà festa quando avremo il cuore colmo di gioia.
ci chiederà di sorridere per lei .
E alzando lo sguardo, sarà li a contraccambiare il sorriso,
fra terra
e cielo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è un cancello ornato di fiori... Un angelo mi fa entrare... Mi trovo davanti una scala dai colori dell'arcobaleno e in alto una porta dorata si apre... Appare un uomo... Tiene per mano una donna, sua figlia, la quale a sua volta tiene per mano la sua di figlia... Quest'ultima inizia a scendere le scale... E' vestita di rosa e ha i piedini piccoli, perfetti... Non mi è permesso salire le scale, ma lei mi viene incontro, mi raggiunge e mi abbraccia... Poi arriva sua mamma, che è anche la mia mamma... Mi sorride e mi abbraccia... Piango di gioia... Mi prendono per mano... Sento la loro energia ed il loro calore che mi arriva fino al cuore... Dal cancello entra il mio papà che riabbraccia le sue care... L'angelo mi chiama e mi fa sedere ad un pianoforte a coda bianco... Suono per loro una musica dolce e toccante... Tutti danzano: Mamma e Papà, Anna e Teddy, che nel frattempo è arrivato... Poi l'angelo prende il mio posto al pianoforte e mi dice che devo tornare a casa... Ci salutiamo tutti... Le vedo risalire le scale, felici ed in pace... Io rannicchiata in un angolino le osservo andare via... L'angelo mi protegge con le sue ali e mi dice: "tutte le volte che vorrai rivederle e riabbracciarle, sai cosa fare..."

Anonimo ha detto...

oh..ricordo maledettamente bene quella sensazione..come quella domanda...
"dove andrò?"
"...Da nessuna perte senza di me, ovunque tu vada il mio cuore verrà con te.."
Vorrei poter dire che il tempo affievolisce il dolore, ma non posso. Non è così.
Vorrei poter dire che prima o poi cessa di pulsare la domanda "perchè a me..perchè lei", ma non posso. Non è così.

So per certo però che una mattina svegliandomi ho sentito che il mio cuore era ancora qui...per un attimo ho odiato me stessa per non aver saputo mantenere quella promessa e poi l'ho sentito aumentare la sua corsa, con una nota voce e un profumo che non ponsavo di riuscire a ricordare...

Ci sono notti, momenti, avvenimenti in cui mi manca così tanto da farmi smettere di respirare...però mi "basta" chiudere gli occhi e ascoltare il battito del mio cuore per averla per un attimo ancora qui.

Mas ha detto...

quel che esce quando si stringe il cuore, siano lacrime o parole, è sincero, è amore..
è passione.

Anonimo ha detto...

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