24 giugno 2006

MANI SPORCHE D'INCHIOSTRO



Quest'inverno un mio amico che vive e lavoro all'estero, mi chiese di scrivergli una lettera.

Si lamentava difatti , che nell'impossibilità di beccarci al telefono (questione di incompatibilità di orari), della superficialità degli sms , e della non sempre disponibilità sua di mandare/leggere e-mail ( è spesso in viaggio d'affari in posti lontani), non riuscissimo a tenerci in contatto come in passato.
Da qui , la richiesta, oggigiorno inusuale.
L'idea però ha una sua profondità. Per gli amanti della scrittura.
Un romanticismo ottocentesco, la sfida di un foglio bianco, lo sciogliere le parole in inchiostro. Aprire uno scorcio in un giardino.
In più , non avere limiti di tempo, orari, di linguaggio.
Intrigante.
Per i cultori della tecnologia, una retrograda perdita di tempo...magari, a cui non puoi mettere allegati, musica, foto ( il pacchetto verrebbe anche troppo oneroso per le spese postali).
Fatto sta, che dopo qualche giorno, mi misi all'opera partoredo una corposa lettera di 4 pagine.
E' stato un pò come svuotare la bisaccia che portavo sulle spalle e proseguire leggero.
E' stato speciale perchè non mi sono limitato a scrivere dei miei ultimi avvenimenti personali, come una sorta di cronaca rosa , ma preso dal flusso di parole, ho divagato su più disparati argomenti, legati insieme fra loro da un sottile filo, ma non per questo incompatibili, una sorta di minestrone Milleriano (Crazy Cock o Tropico del Cancro, tando per intenderci) in formato mignon.
Come solito, non è mancata la classica pippa mentale, che nella fattispecie era:
Scrivere una lettera è egocentrismo ?
Difatti poni i riflettori su te stesso, sulla tua vita, sulle tue sensazioni , e se parli di qualcun'altro, lo fai con il tuo punto di vista inoppugnabile. Categoricamente.
Ed alla fine potrebbe prenderti male, dire, cavoli scrivo ad un amico che fra una cosa e l'altra non sento da molti mesi, ed ecco che parlo solo di me stesso, lasciando a lui solo l'ultima riga della lettera che recita : " spero che tu stia bene, fammi sapere , ti saluto, ciao...".
Mefitico.
Siccome sono socio onorario del Club Del Segone ( sia mentale, che carnale) , su questo punto mi sono fatto una menata lunga una notte.
Oramai la lettera era stata spedita e non potevo potare le parti come su un post.
Però sarebbe curioso, almeno da parte mia, sapere che ne pensa la gente riguardo a questo pensiero.
Poi questa prima lettera, sorprendentemente, è stata seguita da diverse altre.
Ne rimango appagato.
Verrebbe da pensare che alla fine i metodi della nonna sono sempre i più validi.
Verrebe da pensare da quanto tempo tu non scrivi una lettera e non ti sporchi le mani d'inchiostro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando scrivi una lettera è ovvio che scrivi di te. In fondo scrivi per comunicare qualcosa di tuo e aspetti la risposta dove ti verrà raccontato dell'altro. Non puoi scrivere una lettera parlando dell'altro. Capisci cosa intendo?
Raccontarsi agli altri non è egoismo. Forse isolarsi e tenersi tutto dentro lo è... Te lo dice una che di isolamento ne sa qualcosa... Mao mao merlo.
Scusate se mi metto anonima, ma io non sono riuscita a crearmi una identità (non solo qui nel blog, ma ora anche nella vita reale... Reale o no... sogno...)
Ciao kappus ;)

Mas ha detto...

concordo. e sottoscrivo.
ed è così anche quando posti sul blog..
cerchi di coinvolgere i lettori ma lo fai per te.
come un diario segreto per chi di segreti non ne vuole avere..
Ho scritto (e spedito) l'ultima lettera circa 4 mesi fa.
Non ho mai ricevuto risposta.
E tuttoro non so se sia nemmeno giunta.
o forse è solo la scusa che mi piace per sperare che non sia stata, invece, non-gradita.
Ma fa parte anche tutto questo della sezione SegoniMentali..
è andata, vorrei fosse arrivata e che avesse colpito, ma in fondo l'importante è che sia andata..

Kappa ha detto...

Mi fa piacere leggere questi commenti , d'altra parte sapevo che con quel segone mentale avevo sprecato parole, un po come Onan , sprecava il suo seme.

Mas ha detto...

Non è mai uno spreco.
se dà qualcosa indietro..
something like "appagamento", you know..
sia nel tuo caso..
sia in quello di Onan..
Ah ah ah..

Anonimo ha detto...

te stai a fa le pippe mentali..... aho ma come ha comunicato l'umanità per migliaia di anni? carta penna e......calamaro! egocentrismo a soreta!